Dove va il mondo (Jeremy Rifkin - Presidente
Fondation on Exonomic Trends)
Il regime energetico nel quale siamo vissuti per decenni è
entrato nella sua fase conclusiva. I costi delleconomia fondata
sul petrolio, sul carbone e sul gas naturale - cioè sullenergia
non rinnovabile - sono destinati a salire drammaticamente nei prossimi
anni. La tecnologia su cui fondare la nuova era è lestrazione
dellidrogeno dai combustibili fossili o dallacqua immagazzinando
lenergia in celle combustibili. Si potrà
così creare un network costituito da piccole unità
private che producono energia per il proprio consumo e per venderla
a una rete elettrica globale. Ci sarà un passaggio
di potere a vantaggio del livello decentrato di portata rivoluzionaria.
Il modello è quello dei distretti italiani, della rete di
piccole imprese. I distretti dovrebbero prepararsi fino da ora a
cogliere questa opportunità epocale.
Il quadro macroeconomico internazionale (Hans Tietmeyer
- già Presidentale Deutsche Bundesbank)
Lelemento chiave è ridare fiducia ai mercati e ciò
può avvenire solo attraverso una politica di bilanci pubblici
sani e di seria prospettiva di riduzione dei carichi fiscali, soprattutto
nei paesi europei.
Prospettive per lItalia (Giacomo Vaciago - Economista)
Le mancate riforme strutturali ci stanno portando ad una perdita
complessiva di competitività e di quote del mercato internazionale.
Il punto di svolta del ciclo è avvenuto, la ripresa - anche
dei consumi - è già in corso e la bolla finanziaria
si è sostanzialmente sgonfiata.
Imprese e globalizzazione (Adair Turner - Vice Presidente
Merril Lynch Europa)
Il commercio internazionale continua a crescere ma il fattore trainante
sono i servizi più che la produzione di beni manifatturieri:
questo significa che le nostre economie diventano più locali
che globali: la chiave del successo è a livello
locale e le PMI sono destinate ad avere un ruolo sempre maggiore.
Renato Mannheimer - sociologo
Il ruolo sociale dellimpresa (inteso come rapporto con i dipendenti,
i fornitori e limpatto con la società e sullambiente)
è un elemento che sempre più influenza le decisioni
di acquisto dei consumatori.
Richard Normann - Presidente SMG Sweden
Non esistono più business locali: le aziende devono operare
con una visione e con ambizioni globali. In questa prospettiva le
realtà produttive locali devono superare la fase di sviluppo
caotico che spesso le hanno caratterizzate, riorganizzandosi attraverso
alleanze, aggregazioni, rafforzando le reti di imprese, qualificando
il modo di produrre e di rapportarsi con il contesto territoriale
dove operano.
Sistema bancario e PMI (Vincenzo De Bustis direttore generale
Banca M.P.S.)
Il sistema bancario italiano negli ultimi anni si è rafforzato
ed è diventato più europeo anche grazie
ai processi di concentrazione. Ciononostante deve fare ulteriori
passi avanti nella direzione di instaurare con le imprese clienti
un rapporto di maggiore conoscenza e di più stretta relazione,
processo indispensabile per ridurre il rischio di credito anche
alla luce delle nuove regole nei criteri di erogazione dei crediti
(Basilea 2).
Le nuove tecnologie (Riccardo Varaldo - Economista; Umberto
Paolucci - Presidente Microsoft Italia)
Al di là dei dibattiti teorici è indubbio che lutilizzazione
di innovazione hi-tech migliori la produttività delle imprese
e modificando i processi produttivi, amministrativi, distributivi
e di approvvigionamento, ne riduce sensibilmente i costi. Secondo
una ricerca di Microsoft, il fatturato per addetto nelle PMI è
cresciuto, tra il 95 ed il 2000 del 4,4% nelle aziende a basso utilizzo
di high-tech e del 14,3% in quelle a grande utilizzo di nuove tecnologie.
La diffusione di nuove tecnologie nei distretti porta economie di
scala nei processi di acquisto, accelera i processi di internazionalizzazione,
favorisce lapertura di nuovi mercati, valorizza le competenze.
Il federalismo (Alessandro Barberis - Presidente Confindustria
Toscana)
La riforma in senso federalista dello Stato ha avuto effetti per
ora solo negativi, in quanto ha aumentato la burocrazia coinvolta
nei processi decisionali; esistono inoltre conflitti tra le Regioni
e lo Stato che producono rinvii nelle decisioni.
Le priorità per le PMI (Francesco Bellotti - Presidente
PMI Confindustria)
Meno burocrazia e oneri previdenziali, più infrastrutture
e flessibilità, più sostegno allinternazionalizzazione
e per linnovazione.
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